Luciano Rispoli psicologia: Bullismo e Violenza
Di seguito un interessante articolo, a cura di Luciano Rispoli ,che tocca un tema delicato come il bullismo che viene visto come una forma di violenza messa in atto dagli adolescenti. Per una lettura completa puoi scaricare gratis la Rivista di Psicologia n° 6 .
Bullismo e Violenza
In questo numero della nostra rivista vogliamo parlare di bullismo, una delle forme di violenza più diffuse all’interno della popolazione di preadolescenti e adolescenti. Ma vogliamo anche chiarire, in modo preciso e collegato alle conoscenze più recenti della ricerca scientifica, che il bullismo è appunto una delle forme con cui la violenza si esprime, si estrinseca all’esterno. Cercheremo, dunque, di capire le caratteristiche del bullismo come fenomeno specifico perché oggi è in continuo aumento; ma cercheremo anche di comprendere da dove nasce in generale il fenomeno della violenza, perché è su questo punto, è sulle radici che producono manifestazioni di violenza nei vari differenti aspetti, che bisogna fondamentalmente agire, e su cui oggi, con le nuove conoscenze e con le ricerche realizzate dal Neo-Funzionalismo, si può finalmente operare.
Il bullismo
Il bullismo è caratterizzato dai seguenti elementi:
• intenzione di fare del male e mancanza di compassione da parte del “bullo”
• intensità e durata dell’azione violenta
• potere del “bullo”
• vulnerabilità della vittima
Il bullismo può essere diretto o indiretto:
- Bullismo Diretto
- Fisico e Verbale
Bullismo Indiretto - Psicologico
All’età in cui i preadolescenti o i bambini si trovano nelle Scuole Elementari, le azioni dei bulli
sono rappresentate dal picchiare, mordere, spingere, dare calci, tirare i capelli.
Alle Scuole Medie e Superiori, i comportamenti del bullo assumono sempre più forme d i violenza
connotazioni, di tipo sessuale. E i gesti vanno nella direzione dell’umiliazione della vittima.
Il bullismo Psicologico è la forma più subdola e in un certo senso dannosa dei vari tipi di bullismo, poiché è basato sulla manipolazione sociale. Il Bullo diffonde calunnie e pettegolezzi
sulla vittima allo scopo di allontanarla e di escluderla dal gruppo dei coetanei.
Questa forma è in aumento perché caratterizza ovviamente il fenomeno del Cyber-bullismo, che ha, però, un raggio di azione molto più ampio, con effetti molto più deleteri sulle vittime.
Il Bullismo è un fenomeno che presenta sempre più una natura di tipo gruppale.
Le figure coinvolte sono:
• Bullo;
• Vittima;
• Aiutante del Bullo;
• Sostenitore del Bullo;
• Difensore della Vittima (abbastanza raro);
• Outsider.
Il bullo ha delle buone capacità di legare a sé quei ragazzi/e che non sono molto ammirati nel
gruppo, per riscuotere lo stesso successo. La persona del bullo è da temere, perciò si fa il suo gioco.
IL CYBER-BULLISMO
Il Cyber-Bullismo consiste nel diffondere calunnie sulla vittima, ma anche di diffondere sul web immagini o video rubati alla vittima allo scopo di allontanarla e di escluderla dal gruppo dei coetanei. Il Cyber-bullismo ha un raggio di azione molto più ampio del bullismo psicologico esercitato sulla vittima nelg ruppo dei pari, e ha quindi effetti molto più devastanti. Come abbiamo visto dalle tragiche vicende di cronaca, la vittima può arrivare fino al suicidio. I cyber-bulli agiscono in maniera aggressiva e violenta proprio perché desiderano che il loro atto venga conosciuto e reso pubblico.
Il Cyber-bullismo “garantisce” al bullo:
– anonimato, anche se non ci sono solo attacchi anonimi;
– mancanza di un rapporto faccia a faccia con la vittima, e dunque con la possibilità di esercitare la cattiveria con meno sensi di colpa e meno sensi di responsabilità;
Inoltre “impedisce” alla vittima:
– di sfuggire;
– di nascondersi; di sottrarsi alla vergogna e all’umiliazione.
È un fenomeno in crescita e con abbassamento della soglia di età (7 anni), anche per la facilità
di realizzarlo sia per i mezzi tecnologici attuali sia per la diffusione sempre più elevata del web,
dei social network, e della presenza di bambini e ragazzi su di essi…
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