Luciano Rispoli Psicoterapeuta: Congresso stress sul lavoro

Luciano Rispoli Psicoterapeuta: Congresso stress sul lavoro

Luciano Rispoli Psicoterapeuta

scuola_di_psicoterapia_funzionale_stress_lavoroCongresso stress sul lavoro 

Roma,2, 3 febbraio 2006

Il Convegno “Stress sul lavoro” prende forma oggi giovedì 2 febbraio e domani 3 febbraio 2006 a Roma ed è stato organizzato dalla SIF – Società Italiana di Psicoterapia Funzionale Corporea, Scuola Europea di Psicoterapia Funzionale – fondata e diretta dal Prof. Luciano Rispoli, in collaborazione con la CISL nazionale – Dipartimento Salute e Sicurezza sul lavoro – diretta dalla dott.ssa Cinzia Frascheri. Il Convegno europeo si prefigge di sviluppare, con approccio multidisciplinare, il tema dello stress sul lavoro, correlato alla produttività e al benessere del lavoratore e dell’azienda. I temi affrontati non sono di natura puramente conoscitiva, ma verranno proposte azioni di intervento preventivo e migliorie nell’ambiente lavorativo, tenendo in considerazione tutti gli attori presenti nel campo della prevenzione , della salute e della sicurezza sul lavoro.

Già alla fine degli anni ’80 l’Organizzazione Mondiale della Sanità definì come salute «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non solo l’assenza di malattia o infermità»; è, quindi, comune l’idea che il Benessere individuale sia connesso a quello sociale. L’individuo, pertanto, viene messo al primo posto, il suo benessere diventa legato indissolubilmente alle condizioni lavorative, sociali e familiari della persona. Il disagio lavorativo, però, può minare lo stato di salute del soggetto, causando danni all’individuo stesso, ma anche all’intera società. Non si può più considerare individuale una condizione di disagio psico-fisico nei luoghi lavorativi o lo stress cronico, poiché questi problemi riguardano, ormai, una più ampia fetta della popolazione globale.

I dati della Fondazione di Dublino del 2002 certificano che lo stress è al secondo posto tra i problemi di salute e sicurezza sul lavoro e riguarda il 28% dei lavoratori europei e colpisce ogni categoria professionale, ogni paese e ogni luogo di lavoro. I danni dovuti all’invalidità della persona sul luogo di lavoro sono a carico delle aziende pubbliche e e private ed hanno costi elevatissimi ed estremamente rilevanti.

E’ per questo che l’Europa si sta muovendo nella direzione di prevenire, diagnosticare e curare le cause del disagio psico-fisico lavorativo, piuttosto che studiarne unicamente le conseguenze, in modo da intervenire per il raggiungimento del Benessere sul luogo di lavoro del dipendente, ma anche dell’azienda e, quindi, in modo congiunto si interviene sulla produttività e sull’efficienza aziendale del Paese. E’ per questo che oggi il luogo di lavoro dovrebbe diventare un contesto stimolante in cui l’individuo può crescere e migliorarsi, andando a modificare positivamente l’intera rete aziendale e sociale.

In questo Convegno, dunque, il mondo scientifico propone interventi di prevenzione, diagnosi, strumenti e metodologie efficaci che intervengano sullo stato di Stress, non visto più come unicamente psicologico, ma come un fenomeno multidimensionale che riguarda anche gli aspetti emozionali, motori, posturali e fisiologici del soggetto. Analizzando, dunque, l’interazione tra le modalità di lavoro e i funzionamenti di fondo del lavoratore è possibile prevenire il disagio psico-fisico attraverso un’opera di prevenzione che miri a progetti di formazione ed aggiornamento; è così possibile avviare un percorso diverso delle relazioni aziendali mettendo a fuoco obiettivi di benessere individuale e aziendale che non vadano a scapito di nessuno dei due poli: imprenditori e lavoratori.

La Cisl nazionale ha perciò avviato un progetto di studio e ricerca a carattere permanente, ai fini di arrivare ad un consolidamento diffuso di benessere lavorativo sia da parte del lavoratore che delle aziende, al fine di ricercare strumenti efficaci ed adeguati per rilevare il livello di clima organizzativo, il livello di insoddisfazione e il livello di potenziale stress sula lavoro. Il progetto vede, dunque, le aziende e l’organizzazione sindacale uniti a determinare modelli e strumenti utili  per giungere ad un benessere generalizzato e praticabile, seguendo quattro obiettivi prioritari di intervento.

 

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