Come scegliere una giusta scuola di Psicoterapia?
Come scegliere la giusta scuola di Psicoterapia?
Le domande che uno psicologo o medico laureato si pone sono: come scegliere la scuola di psicoterapia? In base a che cosa scegliere una scuola rispetto ad un’altra? In quale modello o approccio psicoterapeutico specializzarsi? Vi è un modello teorico migliore di un altro?
Per scegliere la Scuola cui iscriversi occorre innanzitutto che ci sia compatibilità tra caratteristiche personali e percorso formativo. Ogni modello terapeutico evidenzia un aspetto particolare del prendersi cura del paziente. Un dei modi per orientarsi potrebbe essere quello di partire dalla conoscenza di quelli che vengono riconosciuti come i grandi paradigmi della psicoterapia (anche se all’interno di ognuno di essi pure convergono modelli teorico-applicativi fra loro non omogenei):
- paradigma cognitivista,
- comportamentale,
- psicodinamico,
- espressivo-corporeo,
- interazionale
- sistemico-relazionale,
- umanistico-esistenziale,
- eclettico
La diversità dei procedimenti dei vari paradigmi fa sì che anche la figura dello psicoterapeuta assuma connotazioni e compiti diversi, come ad esempio:
- comprendere processi cognitivi nella visione dell’uomo come elaboratore di informazioni al pari di un computer (paradigma cognitivista),
- modificare i funzionamenti di base NEO FUNZIONALISMO che producono emozioni, pensieri, comportamenti e permetterne l’espressione piena (paradigma espressivo-corporeo),
- adeguare in maniera eclettica l’intervento psicoterapeutico alla diversità del singolo cliente (paradigma eclettico).
E ancora:
- facilitare la piena espressione delle potenzialità dell’essere umano che lo spingerebbero naturalmente verso la sua piena realizzazione (paradigma umanistico-esistenziale).
Prepararsi alla professione psicoterapeutica comporta tempi, modi e obiettivi che possono stimolare la maturazione di chi è relativamente integrato. All’interno della formazione si da importanza anche al percorso personale di psicoterapia, che nella quasi totalità dei corsi viene spiegato in cosa consiste e consigliato il più delle volte.
Tutto questo è volto a far sviluppare l’attitudine a riflettere sul proprio lavoro, sviluppare il pensiero critico e innovativo, che consente di continuare ad apprendere e a generare nuova conoscenza.
Scegliere una scuola di Psicoterapia: come orientarsi?
La Psicoterapia è l’insieme delle pratiche e tecniche volte alla risoluzione di problemi emotivi, cognitivi, relazionali (o in una parola di funzionamento complessivo della persona) che si differenzia dalla psicologia in quanto non si limita (come quest’ultima) esclusivamente allo studio dell’uomo nelle sue manifestazioni mentali e comportamentali ma si focalizza sulla risoluzione del disagio psichico e psicofisico. Parlare di psicoterapia in modo univoco non è impresa semplice dal momento che essa, negli ultimi decenni, si è ampliata attraverso una moltitudine di saperi, di esperienze e di intrecci disciplinari che l’hanno resa a pieno titolo una dei campi culturali più importanti del nostro tempo. Orientarsi nella scelta della pratica della psicoterapia è compito arduo, uno dei modi è quello di partire dalla conoscenza di quelli che vengono riconosciuti come i grandi paradigmi della psicoterapia ovvero il paradigma cognitivista, comportamentale, psicodinamico, espressivo-corporeo, interazionale-strategico, Nello studio del processo della psicoterapia, del cosa effettivamente mette in atto uno psicoterapeuta nella seduta, è ciò che caratterizza le frontiere più avanzate della ricerca in questo campo. Non è una teoria che da sola può curare, ma allo stesso tempo la cura deve necessariamente rifarsi ad una teoria affinché non divenga un insieme di tentativi legati solo al momento della seduta.
Perché scegliere la nostra Scuola di Psicoterapia Funzionale.
La Psicoterapia Funzionale si con figura come un modello che riesce a coniugare la complessità di fenomeni con i suoi Funzionamenti di fondo, in una visione dell’individuo come persona intera mente-corpo; una teoria integrata che riconnette tutti i differenti livelli del Sé; nonché i vari contributi che fin ora si sono avvicendati sulla scena della psicoterapia. Il pensiero Funzionale guarda all’organismo come un insieme di Sistemi psico-corporei (cognitivo, emotivo, senso-motorio, neurovegetativo) in stretta interazione fra loro, non frammenta l’individuo guardando solo ad un aspetto del Sé ma entra nei nuclei profondi del paziente attraverso più livelli Funzionali, attraverso una molteplicità di elementi, tra cui anche l’elemento corporeo.
Il fine ultimo che si pone lo psicoterapeuta Funzionale risiede, nel recuperare quelle Esperienze Basilari del Sé (o Funzionamenti di fondo) attorno alle quali prendono forma e si organizzano i diversi modi di funzionare dell’individuo. Ciò consente un enorme vantaggio che è quello di arrivare a modificazioni non fittizie e che non si limitano solo alla rappresentazione di sé ma a modificazioni complessive, reali, profonde e durature.
Il modello della Psicoterapia Funzionale: il corpo in Psicoterapia Funzionale.
Sin dal 1980 il Neo-Funzionalismo affronta il tema della complessità guardando alla persona come unità mente-corpo, e alla psicoterapia con una visione integrata e complessiva. Il Sé, in questa nuova concezione, è un’organizzazione di Funzioni (cognitive, simboliche, emotive, ma anche fisiologiche, neuroendocrine, motorie, posturali) profondamente integrate nel bambino sin dall’inizio. Ed è l’intero Sé che si esprime in ogni Funzione, senza più frammentare la persona. La teoria della Psicoterapia Funzionale supera il dualismo mente-corpo e la visione piramidale con al vertice il mentale. L’olismo della PTF prende in considerazione tutti gli aspetti e i sistemi che costituiscono l’unità complessa dell’organismo, ma soprattutto le modalità con cui sono interconnessi tra loro, per poter agire in modo efficace e direzionato su pensieri, emozioni, posture, movimenti, neurotrasmettitori, sistema neurovegetativo, funzionamenti fisiologici degli organi interni, ovvero tutto ciò che è il Sé della persona.
La Riarmonizzazione del Sè
La Psicoterapia Funzionale ha scoperto le “fasi” di sviluppo del processo terapeutico. Queste fasi ripercorrono l’ontogenesi del processo vitale della persona, riavvicinandola ai momenti di “Integrazione Originaria”, ovvero a quello stato di grande benessere complessivo, che la ricerca ha dimostrato esistere per l’essere umano.
In quali casi è consigliato l’approccio della Psicoterapia Funzionale?
Il pensiero Funzionale permette di analizzare ed intervenire su realtà molto differenti: è indicato sia per gli adulti che per bambini e adolescenti, oltre che per i gruppi, la famiglia e la comunità. E’ importante precisare, inoltre, che la visione Funzionale tende a non separare cura e prevenzione: oltre che di psicoterapia si occupa infatti di prevenzione ed educazione alla salute e al benessere.
♦ La nascita della Psicologia Funzionale
♦ Quanto costa una Scuola di Psicoterapia.
Commenta con il tuo profilo social preferito: